Saturday, June 09, 2007

Playlist, ovvero l'ontologia dell'essere piccoli, potere ai piccoli


Sun Trust – How Insensitive
Una lampada alogena irradia omogeneamente la stanza con una luce rassicurante, una luce che consente ai miei occhi stanchi e annebbiati, dall’alcool e dall’oscurità di una notte di luna timida, una messa a fuoco confortevole, senza eccessivo stress ottico le mie pupille perfezionano la messa a fuoco, il mart[i]pod, il mio rosso fiammante 8 giga, suona a volume adeguatamente alto How Insensitive nella versione dei Sun Trust e per un istante, forse più, mi perdo ad osservare le volute di fumo dell’ultima sigaretta della giornata che si contorcono e avviluppano, come ballerine danzano in modo perfettamente, stupefacente ritmico e organizzato per perdersi, attratte dall’aria che le richiama, attraverso la fessura della finestra scostata, via nella notte.
Mi piacerebbe aprire la finestra e osservare Bunker HIll da questa prospettiva…
Charlotte Gainsbourg – The Operation
Meditare, concentrarsi su un’azione non complessa, una azione che il nostro cervello può compiere anche in stand-by, nel dormiveglia, guidato da una reminescenza o dalla semplice meccanica abitudine, consentire al resto delle sinapsi di sopirsi a tempo indeterminato, nessuno avrà il tempo di mettere davvero ordine ma i mobili verranno rapidamente traslocati dalla stanza, neanche il tempo di nettare, rimuovere la polvere che nascondevano ed eccoli ancora, nulla è cambiato, che sia stata solo una allucinazione?
Istanti di vacanza da informazioni che la mente rielabora talvolta con spietata lucidità, più spesso con scrupolosa cattiva coscienza.
Air – Space Maker
Non so quale processo io preferisca.
Jamiroquai – Runaway
Forse siamo tornati online.
Quanto tempo ci divida da nuovi accidenti non è ancora chiaro.
Al 187 riferiscono di non aver ancora pianificato.
Lo bisbiglio, non vorrei destare nuovamente le ire degli dei della telefonia.
E prima ancora di scrivere mi sono dedicato con diligenza allo studio dei post arretrati dal Nord America e dalla Cina…
Anche di Marco, non lo incrocio da mesi, dovremmo organizzare una serata.
Nina Simone – Ain’t Got No Life (Groovefinder rmx)
Resoconto sintetico della serata di ieri: santo, mojitoes, niente occhiali grossi, incredibilmente niente pioggia, discreto kaos, venerdì prossimo debutto stagionale all’archivolto.
Marvin Gaye – Inner City Blues
Click

Grazie per la vostra attenzione.

Good Night and Good Luck

1 comment:

Marco said...

Inner City Blues è la mia canzone preferita di Marvin Gaye...forse, anzi, senza il forse, una delle mie preferite in assolutissimissimo.
Quando sto bene, metto Marvin Gaye.
Quando sto male, metto Marvin Gaye.
Quando metto Marvin Gaye, sto bene.
Ben tornato, amico mio!
Spero di incrociarti presto...e non solo di sfuggita.